Livopan 50%/50% gas medicinale compresso

Livopan

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Livopan: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Livopan 50%/50% Gas Medicinale Compresso.

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni bombola contiene:

Protossido d’azoto (N2O, gas medicinale esilarante) 50 % v/v

e

Ossigeno (O2, Ossigeno medicinale) 50 % v/v ad una pressione di riempimento di 138 bar o di 170 bar (15C)

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

03.0 Forma farmaceutica

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Gas medicinale compresso incolore e inodore.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Livopan è indicato per il trattamento del dolore di breve durata e di lieve o moderata intensità quando è richiesta un’azione analgesica rapida e di durata limitata.

Livopan è indicato per i pazienti di tutte le età eccetto i bambini di età inferiore ad un mese.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Livopan deve essere somministrato esclusivamente da personale competente che abbia accesso alle apparecchiature di rianimazione.

Speciali precauzioni dovrebbero essere adottate quando si somministra il protossido di azoto. Il protossido d’azoto dovrebbe essere somministrato in ottemperanza alle linee guida nazionali.

Posologia

La somministrazione di Livopan dovrebbe cominciare poco tempo prima dell’intervento per il quale è necessario l’effetto analgesico desiderato.

L’effetto analgesico di Livopan compare dopo 4-5 inalazioni del farmaco e raggiunge la massima efficacia dopo 2-3 minuti.

La somministrazione di Livopan dovrebbe continuare per tutta la durata della procedura analgesica, o fino a quando si desidera ottenere l’effetto analgesico. In seguito alla sospensione della somministrazione/inalazione, l’effetto analgesico scompare rapidamente in pochi minuti.

Popolazione pediatrica

Non ci sono differenze di raccomandazioni di dosaggio nella popolazione pediatrica.

Modo di somministrazione

Livopan è somministrato per via inalatoria mediante maschera facciale a pazienti in respiro spontaneo.

La somministrazione di Livopan è regolata dalla normale capacità respiratoria del paziente. Tenendo la maschera premuta attorno alla bocca ed al naso e respirando normalmente attraverso la maschera, si apre una valvola “on demand” che permette l’erogazione di Livopan e la sua somministrazione per via inalatoria. Livopan verrà quindi assorbito per via polmonare.

In odontoiatria, è consigliato l’uso di una maschera doppia o in alternativa, di una maschera nasale o naso-buccale con un rapporto evacuazione/ventilazione adeguato.

Non è consigliata la somministrazione di Livopan mediante tubo endotracheale. Qualora necessaria, la somministrazione di Livopan mediante tubo endotracheale dovrebbe essere eseguita solo da personale competente specializzato in anestesia.

A seconda della soglia soggettiva del paziente alla sensazione di dolore, può essere necessaria l’associazione con altri farmaci analgesici.

Livopan dovrebbe essere somministrato soltanto da personale specializzato e addestrato al suo utilizzo. La somministrazione di Livopan dovrebbe avvenire in presenza e su indicazione di personale che ha dimestichezza con l’attrezzatura utilizzata per la somministrazione del farmaco e che ne conosce gli effetti. Livopan dovrebbe essere somministrato in ambienti nei quali siano disponibili fonti di ossigeno supplementare e altri strumenti di rianimazione.

In condizioni ideali, il paziente dovrebbe tenere da solo la maschera per la somministrazione di Livopan. Il paziente dovrebbe essere istruito su come indossare la maschera e su come mantenere un ritmo respiratorio normale. Questa è una misura di sicurezza addizionale al fine di ridurre il rischio di sovradosaggio del farmaco. Se per qualsiasi ragione infatti, il paziente dovesse assumere una quantità di Livopan superiore al necessario, perdendo coscienza, lascerà la presa della maschera interrompendo cosi la somministrazione del farmaco. Respirando aria ambiente l’effetto di Livopan svanirà rapidamente e il paziente riprenderà coscienza.

Livopan dovrebbe essere usato preferibilmente in pazienti in grado di comprendere e seguire le istruzioni su come utilizzare la maschera e l’attrezzatura per la sua somministrazione.

Nei bambini o altri pazienti che non sono in grado di comprendere e seguire le istruzioni, la somministrazione di Livopan deve avvenire sotto la supervisione di personale medico competente che aiuti a tenere la maschera in modo corretto controllando continuamente la somministrazione del farmaco. In questi casi, Livopan può essere somministrato con un flusso costante. A causa dell’aumentato rischio di sedazione e di perdita di coscienza, questo tipo di somministrazione andrebbe effettuata sempre in condizioni controllate. La somministrazione di Livopan con un flusso continuo dovrebbe essere utilizzata solo in presenza di personale competente e di attrezzature specifiche per la gestione di stati di sedazione avanzata e di perdita di coscienza. Quando si utilizza un flusso costante, bisogna considerare il rischio dell’inibizione dei riflessi protettivi delle vie aeree ed occorre essere sempre in grado di garantire un’adeguata assistenza ventilatoria.

Quando si sospende la somministrazione di Livopan, il paziente deve rimanere tranquillo e sotto controllo medico per circa 5 minuti o finché il suo grado di allerta/coscienza sia soddisfacente.

Livopan può essere somministrato per un massimo di 6 ore senza controlli ematologici in pazienti che non presentino fattori di rischio (vedere sezione 4.4).

04.3 Controindicazioni

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L’inalazione di Livopan può causare la formazione di emboli gassosi e l’espansione delle cavità del corpo contenenti aria a causa dell’elevata capacità di diffusione del protossido d’azoto. Di conseguenza, Livopan è controindicato nei seguenti casi:

In pazienti con segni o sintomi di pneumotorace, pneumopericardio, grave enfisema, embolia o danno cerebrale.

Subito dopo immersioni subacquee in profondità per il rischio di malattia da decompressione. (formazione di bolle di azoto).

Dopo bypass cardiopolmonare con macchina cuore-polmone o bypass coronarico senza macchina cuore-polmone.

In pazienti sottoposti ad iniezioni intraoculari di gas (es. SF6, C3F8) finché il gas in questione non si è completamente assorbito, perché l’aggiunta ulteriore di gas potrebbe aumentare la pressione/volume nell’occhio e portare a cecità.

In pazienti con una grave dilatazione del tratto gastrointestinale.

Livopan è controindicato anche:

In pazienti affetti da insufficienza o disfunzioni cardiache (es. dopo intervento cardiochirurgico) per evitare il rischio di un ulteriore deterioramento della funzionalità cardiaca.

In pazienti in stato confusionale persistente, che mostrano funzioni cognitive alterate o con altri segni che potrebbero essere riconducibili ad un aumento della pressione intracranica, nei quali il protossido di azoto può causare un aumento della pressione intracranica.

In pazienti con scarso livello di coscienza o incapaci di collaborare nel seguire le istruzioni per la somministrazione del gas, in quanto la sedazione del paziente da parte del protossido d’azoto può comportare un alterazione nella risposta dei riflessi protettivi delle vie aeree.

In pazienti che presentano carenza di vitamina B12 o acido folico o disordini genetici in questo sistema.

In pazienti con lesioni al viso nel caso in cui l’uso della maschera facciale presenti difficoltà.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Quando viene somministrato un flusso costante di Livopan occorre valutare i rischi legati alla marcata sedazione, alla perdita di coscienza ed agli effetti sui riflessi protettivi delle vie aeree (es. aspirazione e rigurgito).

Dovrebbero essere ben noti i rischi correlati all’abuso del farmaco.

Avvertenze speciali

Il protossido d’azoto interferisce con il metabolismo della vitamina B12 e del folato. Inibisce l’enzima metionina sintetasi che converte l’omocisteina in metionina. L’inibizione di questo enzima comporta una riduzione della timidina, sostanza fondamentale per la formazione del DNA. L’inibizione della formazione di metionina da parte del protossido d’azoto può causare danni e riduzione nella formazione della mielina, danneggiando cosi il midollo spinale. L’effetto sulla sintesi del DNA è una delle possibili cause dell’azione esercitata dal protossido d’azoto sull’emopoiesi e del danno fetale dimostrato da studi su animali.

Una riduzione della fertilità è stata riscontrata nel personale medico e paramedico esposto ripetutamente a protossido d’azoto in locali non ventilati adeguatamente. Tuttavia non è stato ancora possibile trovare una correlazione certa tra questi episodi e l’esposizione al protossido d’azoto.

E’ importante che il protossido d’azoto presente nell’aria sia mantenuto a bassi livelli e che comunque non superi i limiti di esposizione stabiliti dalle normative nazionali.

I locali dove viene somministrato Livopan devono essere ventilati adeguatamente e/o forniti di impianto di evacuazione dei gas in modo da mantenere la concentrazione di protossido d’azoto entro i limiti stabiliti dalla normativa. Occorre sempre seguire i limiti di esposizione stabiliti dalla normativa nazionale sia come TWA (Time Weight Average), che indica il valore medio di esposizione nell’arco di una giornata lavorativa, che come STEL (Short-Term Exposure Limit), che indica il limite medio per esposizioni più brevi.

La miscela di gas deve essere conservata e somministrata solo in ambienti con temperature superiori a -5°C, in quanto a temperature più basse la miscela di gas può separarsi con il rischio di somministrare una miscela ipossica.

Bisogna utilizzare un flusso costante di gas in pazienti che non sono in grado di seguire istruzioni.

Popolazione pediatrica

Livopan può essere somministrato a bambini in grado di comprendere le indicazioni su come utilizzare l’attrezzatura per la sua assunzione. In bambini più piccoli può essere necessaria la somministrazione di un flusso costante della miscela.

La somministrazione con flusso costante può essere effettuata da personale sanitario appositamente addestrato sull’utilizzo del gas, con possibilità di accedere agli strumenti adatti per l’assistenza delle vie aeree in caso sia necessario dover ricorrere alla ventilazione assistita del paziente. (vedere sezione 4.2.)

Speciali precauzioni d’impiego

Il protossido d’azoto può interferire con il metabolismo della vitamina B12 e del folato; di conseguenza, Livopan dovrebbe essere usato con cautela nei pazienti a rischio, come i pazienti con scarso apporto di vitamina B12 o acido folico o in pazienti con disfunzioni genetiche riguardo gli enzimi coinvolti nel metabolismo di queste vitamine, cosi come nei pazienti immunosoppressi. Se necessario, si può integrare il trattamento con la somministrazione di vitamina B12 e folato.

La somministrazione continua per una durata superiore alle 6 ore deve essere effettuata con cautela per i possibili rischi legati alla manifestazione clinica dell’inibizione dell’enzima metionina sintetasi.

L’uso prolungato o frequente dovrebbe essere soggetto a monitoraggio ematologico per ridurre il rischio di effetti secondari potenziali.

A causa della presenza di protossido d’azoto, Livopan può aumentare la pressione dell’orecchio medio e delle altre cavità del corpo contenenti aria. (vedere anche sezione 4.3.)

In pazienti che assumono altri farmaci che agiscono sul SNC, come i derivati della morfina e/o le benzodiazepine, l’uso concomitante di Livopan può aumentare l’effetto sedativo ed avere conseguenze sulla respirazione, sul sistema cardiocircolatorio e sui riflessi protettivi delle vie aeree. Se necessaria, la somministrazione di Livopan in questi pazienti deve avvenire sotto il controllo di personale specializzato. (vedi 4.5)

Al termine della somministrazione di Livopan, il paziente dovrebbe riposare sotto adeguato controllo fino a quando si ritengano superati i possibili rischi dovuti all’utilizzo di Livopan ed il paziente si sia ripreso in maniera soddisfacente. Questa valutazione deve essere svolta solo da personale sanitario competente.

Al termine della somministrazione di Livopan, il protossido d’azoto diffonde rapidamente dal sangue agli alveoli. A causa della rapida diluizione, si può verificare una diminuzione nella concentrazione di ossigeno alveolare con conseguente ipossia che si può prevenire grazie ad un apporto supplementare di ossigeno.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Interazioni con altri farmaci

Il protossido d’azoto contenuto in Livopan amplifica l’effetto degli anestetici inalatori e/o di altre sostanze che agiscono sul SNC (es. oppiacei, benzodiazepine e altri farmaci psicomimetici).

Durante l’associazione con questi farmaci occorre valutare i rischi legati alla marcata sedazione e agli effetti sui riflessi protettivi delle vie aeree (vedi 4.4).

Livopan aumenta l’effetto inibitore del metotressato sull’enzima metionina sintetasi e sul metabolismo dell’acido folico.

L’inalazione di crescenti concentrazioni di ossigeno può incrementare la tossicità polmonare associata all’assunzione di principi attivi come la bleomicina, l’amiodarone e furadantin e antibiotici dello stesso tipo.

Altre interazioni

Il protossido d’azoto contenuto in Livopan inattiva la vitamina B12 (un co-fattore della sintesi della metionina), che interferisce con il metabolismo dell’acido folico. In questo modo, la somministrazione prolungata di protossido d’azoto altera la sintesi di DNA. Queste alterazioni possono portare a midollo megaloblastico e possibile polineuropatia e/o a degenerazione combinata subacuta del midollo spinale (vedi 4.8). Pertanto la somministrazione di Livopan dovrebbe essere limitata nel tempo (vedi anche 4.4).

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Il protossido d’azoto, componente del Livopan, interferisce con il metabolismo della vitamina B12 e dell’acido folico (vedi 4.4).

L’inibizione della metionina sintetasi può avere effetti avversi durante i primi stadi della gravidanza. Non esistono dati adeguati sulla somministrazione di Livopan in gravidanza per valutare i potenziali effetti nocivi del farmaco sullo sviluppo fetale ed embrionale.

Studi condotti su animali hanno dimostrato che elevate concentrazioni o utilizzo prolungato durante particolari stadi della gravidanza possono indurre effetti teratogeni (vedi 5.3). Il potenziale rischio sull’essere umano è sconosciuto.

Se sconsiglia quindi l’utilizzo di Livopan nei primi due trimestri di gravidanza. Livopan può essere usato dal terzo trimestre di gravidanza fino al parto. Se utilizzato in

prossimità del parto, occorre tenere sotto osservazione il neonato per monitorare eventuali effetti avversi.

Allattamento

Livopan può essere usato durante il periodo dell’allattamento ma non mentre si sta allattando il neonato.

Fertilità

Il potenziale effetto di dosi cliniche di Livopan sulla fertilità non è noto e non sono disponibili dati.

Il rischio potenziale associato all’esposizione cronica sul luogo di lavoro non può essere escluso. (vedere 4.4)

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Il protossido d’azoto presente nel Livopan ha effetti sulle funzioni cognitive e psicomotorie.

Viene rapidamente eliminato dopo breve inalazione e raramente si riscontrano effetti psicometrici avversi dopo 20 minuti dalla fine della somministrazione, mentre la sua azione sulle capacità cognitive può persistere per parecchie ore.

Se è usato come unico agente analgesico/sedativo, si sconsiglia di guidare e di usare macchinari per almeno 30 minuti dopo la fine della somministrazione di Livopan, e comunque non prima che, a giudizio del medico, il paziente sia tornato al suo iniziale stato mentale.

04.8 Effetti indesiderati

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Gli effetti indesiderati di Livopan si applicano a tutte le età.

Anemia megaloblastica e leucopenia sono state riportate a seguito di prolungate o ripetute esposizioni a Livopan. Disturbi neurologici, quali mieolopatie e polineuropatie, sono stati riportati a seguito di esposizioni eccezionalmente frequenti e ad elevate concentrazioni. Un trattamento alternativo dovrebbe essere considerato in tutti i casi in cui si sospetti una carenza di vitamina B12 o di folato o dove si sono presentati segni o sintomi dovuti all’azione del protossido d’azoto sulla sintesi della metionina.

In pazienti che mostrano segni di carenza di vitamina B12 o folato dovrebbero essere presi in considerazione altri trattamenti analgesici.

Gli effetti indesiderati elencati derivano da letteratura medico scientifica di dominio pubblico e dalla sorveglianza post-marketing.

Classificazi Molto Comuni
comuni (da
Non
comuni
Rari
(da
Molto
rari
Non
conosciuti
one per (≥1/10) ≥1/100 a (da ≥1/100 (<1/1000 (non
sistemi ed organi <1/10) ≥1/1000 a 1/100) 00 a 1/1000) 0) possono essere stimati dai
dati disponibili)
Disordini del – sistema
circolatorio e
anemia megaloblastic
a, leucopenia

linfatico Disordini psichiatrici

– – – – – Psicosi,

confusione, ansia

Disordini del sistema nervoso

Vertigini,

capogiri, euforia

Astenia – Polineuro- patia, parapares i,mielopat ia,

Emicrania

Disordini dell’orecchio e vestibolari

– – Sensazione di pressione nell’orecchi o medio

– – –

Disordini gastrointesti nali

– Nausea,

vomito

Gonfiore addominale

, aumento del volume dei gas presenti nell’intestin o

– – –

Disordini respiratori, toracici e del

– – – – – Depressione

respiratoria

mediastino

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione:

Agenzia Italiana del Farmaco

Sito web: https://www.aifa.gov.it/it/responsabili

04.9 Sovradosaggio

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Il paziente regola personalmente l’erogazione della miscela di gas. È quindi improbabile il rischio di overdose.

Se durante la somministrazione di Livopan il paziente dovesse mostrare segni di un ridotto stato di attenzione, non dovesse rispondere, o non dovesse dare una risposta adeguata ai comandi, o se dovesse mostrare altri sintomi di sedazione pronunciata, si raccomanda di sospendere immediatamente la terapia fino alla ripresa totale di coscienza da parte del paziente.

Se il paziente dovesse mostrare segni di cianosi durante la somministrazione di Livopan, interrompere immediatamente il trattamento e somministrare ossigeno puro. In questo caso potrebbe essere necessario ricorrere a ventilazione assistita.

In seguito a inalazione eccezionalmente prolungata, sono stati osservati segni di tossicità neurologica reversibile e alterazioni nel midollo spinale.

Il sovradosaggio di protossido d’azoto o di miscele di gas ipossiche può avvenire se il contenitore è esposto a temperature inferiori a -5C. A queste temperature si può infatti avere una separazione dei gas che compongono la miscela con somministrazione di concentrazioni elevate di protossido di azoto e di miscele ipossiche di gas.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Altri anestetici generali Codice ATC: N01AX63

Il protossido d’azoto presente nella miscela di Livopan al 50%, ha un effetto analgesico e aumenta la soglia del dolore per diversi stimoli dolorifici. L’intensità dell’effetto analgesico dipende principalmente dallo stato psicologico del paziente. A questa concentrazione (50%) il protossido d’azoto ha effetti anestetici limitati. A queste concentrazioni il protossido d’azoto ha un effetto ansiolitico e sedativo anche se il paziente rimane cosciente, facilmente stimolabile, ma con una leggera alterazione della percezione spazio-temporale.

Il rimanente 50% della miscela è costituito da ossigeno ad una concentrazione superiore aldoppio di quella presente nell’aria, cosi da garantire una buona ossigenazione del sangue ed un livello di saturazione dell’emoglobina ottimale.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Sia l’assorbimento che l’eliminazione di protossido d’azoto avvengono per via polmonare. A causa della bassa solubilità del protossido d’azoto nel sangue e in altri tessuti, viene raggiunta rapidamente la saturazione di questo gas nel sangue e negli organi bersaglio (SNC). Queste proprietà chimico-fisiche spiegano la rapida azione analgesica del protossido d’azoto e l‘interruzione dell’effetto analgesico subito dopo la sospensione della terapia. Il protossido d’azoto non viene metabolizzato dal corpo umano ed è eliminato esclusivamente per via polmonare.

La rapida diffusione del protossido d’azoto dagli alveoli e dal sangue spiega alcune delle controindicazioni e delle precauzioni d’uso da tenere in considerazione durante l’utilizzo di protossido d’azoto/Livopan.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Protossido d’azoto

Dati preclinici di studi convenzionali sulla sicurezza farmacologia, sulla tossicità a dosi ripetute e sul potenziale genotossico e cancerogeno del farmaco, non hanno evidenziato particolari rischi per l’uomo.

È stato dimostrato che l’esposizione continua e prolungata a concentrazioni di protossido d’azoto dal 15 al 50%, può indurre neuropatia in scimmie, maiali e pipistrelli della frutta.

Sono stati osservati effetti teratogenici del protossido d’azoto sui ratti dopo esposizione cronica a concentrazioni superiori a 500 ppm.

L’esposizione di ratti gravidi al protossido d’azoto dal 50 al 75% per 24 ore, quotidianamente dal sesto al dodicesimo giorno di gestazione, ha mostrato un’aumentata incidenza di danni al feto e di malformazioni alle costole e alle vertebre.

Ossigeno

I dati preclinici dimostrano che non ci sono pericoli per l’uomo. Negli studi non-clinici si notano effetti solo ad esposizioni superiori al 50% di ossigeno.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Non presenti.

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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3 anni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Speciali precauzioni per la conservazione del farmaco

Non conservare a temperature inferiori a -5°C

Se si sospetta una conservazione di Livopan a temperature troppo fredda, inferiori a

-5°C, riporre le bombole in posizione orizzontale a una temperatura superiore a +10°C per almeno 48 ore prima dell’uso.

Speciali precauzioni per la conservazione di bombole di gas e di gas sotto pressione

Il contatto con materiale combustibile può innescare incendi. I vapori possono causare capogiri e vertigini.

Conservare la bombola lontano da materiale combustibile. Usare solo in aree ben ventilate.

Non fumare e non esporre a temperature elevate.

Se si avverte un rischio di incendio portare al sicuro la bombola.

Tenere la bombola pulita asciutta e lontano dal contatto con olio e grasso.

Conservare la bombola in un luogo chiuso riservato allo stoccaggio dei gas medicinali. Tenere la bombola al riparo da urti e cadute.

Conservare e trasportare le bombole con la valvola erogatrice chiusa.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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L’ogiva della bombola è dipinta in bianco e blu (ossigeno/protossido d’azoto). Il corpo della bombola è bianco (gas medicinale).

Bombole in acciaio, pressione di riempimento di 138 bar:

Bombola in acciaio da 2.5 litri con valvola erogatrice e pressione di riempimento di 138 bar

Bombola in acciaio da 5 litri con valvola erogatrice e pressione di riempimento di 138 bar

Bombole in alluminio, pressione di riempimento di 170 bar:

Bombola in alluminio da 2 litri con valvola erogatrice con riduttore di pressione integrato e flussometro, a pressione di riempimento di170 bar

Bombola in alluminio da 2 litri con valvola erogatrice con riduttore di pressione integrato, a pressione di riempimento di 170 bar

Bombola in alluminio da 5 litri con valvola erogatrice con riduttore di pressione integrato e flussometro, a pressione di riempimento di 170 bar

Bombola in alluminio da 5 litri con valvola erogatrice con riduttore di pressione integrato, a pressione di riempimento di 170 bar

Bombola in alluminio da 10 litri con valvola erogatrice con riduttore di pressione integrato e flussometro, a pressione di riempimento di 170 bar

Bombola in alluminio da 10 litri con valvola erogatrice con riduttore di pressione integrato, a pressione di riempimento di 170 bar

Le bombole riempite a 138/170 bar erogano approssimativamente X litri di gas a pressione atmosferica e a 15°C, come descritto nella tabella sottostante:

Capienza della bombola in
litri
2 (170
bar)
2.5 (138
bar)
5 (138 bar) 5 (170 bar) 10 (170 bar)
Litri di gas 560 550 1100 1400 2800

E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Generale

Gas medicinale da usare solo a scopo medicinale.

Gas diversi devono essere conservati separatamente. Le bombole piene devono essere conservate separatamente rispetto a quelle vuote.

Non usare mai olio o grasso, anche se la valvola della bombola è dura e il riduttore è difficile da connettere.

Manipolare i dispositivi con mani pulite prive di residui di grasso, olio o crema per le mani.

Chiudere le bombole quando non sono in uso o in caso di incendio. Se c’è rischio di incendio portare al sicuro la bombola.

Usare solo dispositivi progettati appositamente per questa miscela (50% N2O / 50% O2).

Prima dell’uso controllare che le bombole siano sigillate.

Preparazione prima dell’uso

Rimuovere il sigillo dalla valvola e il cappellotto di protezione prima dell’uso. Usare solo riduttori progettati per la miscela di gas 50% N2O / 50% O2.

Controllare che il riduttore e la connessione siano puliti e in buone condizioni.

Non usare mai alcun attrezzo per collegare riduttori di pressione o di flusso progettati per essere montati manualmente, in quanto si potrebbero danneggiare.

Aprire la valvola lentamente almeno di mezzo giro.

Seguire sempre le istruzioni allegate al riduttore. Controllare le eventuali perdite come riportato nelle istruzioni allegate. Non tentare di riparare la valvola e i riduttori in caso di perdita eccetto che per la sostituzione della guarnizione o dell’O-ring.

In caso di perdite, chiudere la valvola e staccare il riduttore. Se la bombola continua a perdere, svuotare la bombola all’esterno. Porre un’etichetta sulle bombole difettose, riporle in un luogo separato per i reclami e restituirla al fornitore.

Le bombole con valvola LIV hanno un riduttore di pressione all’interno della valvola stessa. In queste bombole non è quindi necessario un ulteriore riduttore di pressione esterno.

La valvola LIV ha un attacco rapido per collegare le maschere ”on demand”, ma ha anche un’uscita separata per il flusso costante, dove il flusso può essere regolato a 0- 15 litri/min.

Utilizzo della bombola

Le bombole più grandi devono essere trasportate con un apposito carrello porta bombole. Occorre prestare attenzione che i dispositivi collegati alla bombola non vengano scollegati inavvertitamente.

E’ assolutamente vietato fumare o usare fiamme negli ambienti in cui viene usato Livopan.

Quando viene utilizzata la bombola deve essere fissata ad un supporto adeguato.

La bombola deve essere sostituita quando l’indicatore della pressione si trova all’interno dell’area gialla del manometro.

La bombola dovrebbe essere chiusa in presenza di un residuo di gas. Per evitare contaminazioni una piccola quantità di gas deve sempre rimanere nella bombola.

Dopo l’uso la valvola deve essere chiusa manualmente senza forzare. Depressurizzare quindi il riduttore o la connessione.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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AGA AB

SE-181 81 Lidingö Sweden

Concessionario esclusivo di vendita

Linde Medicale srl Via Guido Rossa, 3 20010 Arluno (MI)

N. verde: 800 985 597

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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039444017 50%/50% Gas Medicinale Compresso 1 bombola acciaio da 2,5 litri a 138 bar con valvola shut-off

, 039444029 50%/50% Gas Medicinale Compresso 1 bombola acciaio da 5 litri a 138 bar con valvola shut-off

039444031 50%/50% Gas Medicinale Compresso 1 bombola alluminio da 2 litri a 170 bar con valvola shut-off con regolatore di pressione integrato e flussometro

03944404350%/50% Gas Medicinale Compresso 1 bombola alluminio da 5 litri a 170 bar con valvola shut-off con regolatore di pressione integrato e flussometro

, 03944405650%/50% Gas Medicinale Compresso 1 bombola alluminio da 10 litri a 170 bar con valvola shut-off con regolatore di pressione integrato e flussometro

03944406850%/50% Gas Medicinale Compresso 1 bombola alluminio da 2 litri a 170 bar con valvola shut-off con regolatore di pressione integrato

039444070 50%/50% Gas Medicinale Compresso 1 bombola alluminio da 5 litri a 170 bar con valvola shut-off con regolatore di pressione integrato

03944408250%/50% Gas Medicinale Compresso 1 bombola alluminio da 10 litri a 170 bar con valvola shut-off con regolatore di pressione integrato e flussometro

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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16/04/2008 – 07/12/2012

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 31/01/2021