Siklos: effetti collaterali e controindicazioni

Siklos: effetti collaterali e controindicazioni

Siklos (Idroxicarbamide) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Siklos è indicato per la prevenzione delle crisi dolorose vaso-occlusive ricorrenti inclusa la sindrome acuta toracica in pazienti adulti, adolescenti e bambini di età superiore ai 2 anni affetti da anemia falciforme sintomatica (vedere paragrafo 5.1).

Siklos: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Siklos ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Siklos, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Siklos: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Insufficienza epatica severa (classificazione Child-Pugh C).

Insufficienza renale severa (clearance della creatinina < 30ml/min).

Valori di mielosoppressione indicativi di tossicità come riportato nel paragrafo 4.2. Allattamento (vedere paragrafo 4.6).

Siklos: effetti collaterali

Sintesi del profilo di sicurezza

La sicurezza dell’idrossicarbamide è stata esaminata retrospettivamente in 123 pazienti adulti oltre i 13 anni ed in 352 bambini di oltre 2 anni e adolescenti fino a 12 anni.

La reazione avversa segnalata con maggiore frequenza è la mielosoppressione accompagnata da neutropenia che rappresenta la manifestazione più comune. La depressione midollare è l’effetto tossico dose-limitante per l’idrossicarbamide. Se non si raggiunge la dose massima tollerata, una mielotossicità transitoria generalmente si verifica in meno del 10% dei pazienti, mentre con la dose massima, più del 50% dei pazienti può manifestare una soppressione del midollo osseo reversibile. Tali reazioni avverse sono attese sulla base dell’attività farmacologica dell’idrossicarbamide. Un aggiustamento graduale della dose può aiutare a diminuire questi effetti (vedere paragrafo 4.2).

I dati clinici ottenuti nei pazienti con anemia falciforme non hanno evidenziato alcuna reazione avversa da parte dell’idrossicarbamide sulla funzione epatica e renale.

Tabella riepilogativa delle reazioni avverse

Le reazioni avverse sono elencate di seguito secondo la classificazione per sistemi e organi e frequenza. Le frequenze sono definite come Molto comuni (> 1/10); Comuni (? 1/100, < 1/10); Non comuni (? 1/1000, < 1/100); Rare (? 1/10.000, < 1/1000); Molto rare (< 1/10.000); Non nota (la frequenza non puo essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità :

Infezioni ed infestazioni
Non nota: Infezione da Parvovirus B19
Tumori benigni, maligni e non specificati
Non nota: Leucemia e cancro della pelle nei pazienti anziani
Patologie del sistema emolinfopoietico:
Molto comuni: Depressione del midollo osseo1 inclusa neutropenia (< 2,0 x 109/L), reticolocitopenia (< 80 x 109/L), macrocistosi2
Comuni: Trombocitopenia (< 80 x 109/L), anemia (emoglobina < 4,5 g/dl)3
Patologie del sistema nervoso:
Comuni: Cefalea
Non comuni: Capogiri
Patologie vascolari
Non nota: Sanguinamenti
Patologie gastrointestinali:
Non comuni: Nausea
Non nota: Disturbi gastrointestinali, vomito, ulcera gastrointestinale, ipomagnesemia di grado severo
Patologie epatobiliari
Rari: Aumentati enzimi epatici
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Comuni Reazioni cutanee (ad esempio pigmentazione orale, delle unghie e della pelle) e mucosite orale.
Non comuni: Rash, melanonichia, alopecia
Rari: Ulcerazioni delle gambe
Frequenza molto Lupus eritematoso sistemico e cutaneo rara :
Non nota: Secchezza cutanea
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Molto comuni: Oligospermia , azoospermia4 Non noti: Amenorrea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non nota: Febbre
Esami diagnostici
Non nota: Aumento del peso corporeo5

1 La ristabilizzazione dei valori normali solitamente si ottiene entro 2 settimane dalla sospensione dell’idrossicarbamide.

2 La macrocistosi provocata da idrossicarbamide non è vitamina B12 o acido folico dipendente.

3 Principalmente dovuta ad un’infezione da Parvovirus o a sequestro splenico.

4 L’oligospermia e l’azoospermia sono solitamente reversibili, ma tale possibilità dev’essere tenuta presente in caso di desiderio di paternità (vedere paragrafo 5.3). Tali disturbi sono anche associati alla malattia di base.

5 Questo potrebbe essere un risultato delle migliorate condizioni generali.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Siklos: avvertenze per l’uso

Il trattamento con Siklos richiede un attento monitoraggio clinico. Prima del trattamento, e ripetutamente durante il trattamento stesso, si deve determinare lo status ematologico del paziente, oltre alla sua funzionalità renale ed epatica. Durante il trattamento con Siklos devono essere eseguite conte ematiche di controllo ogni 2 settimane all’inizio del trattamento (per i primi 2 mesi) e qualora la dose quotidiana di idrossicarbamide sia di 35 mg/kg p.c. I pazienti stabili con dosi inferiori devono essere controllati ogni 2 mesi.

Il trattamento con Siklos dev’essere sospeso nel caso di marcata mielosoppressione. La prima, e più comune, manifestazione di mielosoppressione è rappresentata da neutropenia. La trombocitopenia e l’anemia si verificano meno frequentemente e si osservano raramente senza una precedente neutropenia. Di solito il ristabilimento dalla mielosoppressione avviene rapidamente dopo la sospensione della terapia. La terapia con Siklos può quindi essere ripresa con una dose leggermente più bassa (vedere paragrafo 4.2).

Siklos dev’essere utilizzato con cautela nei pazienti con insufficienza renale di grado lieve-moderato (vedere paragrafo 4.2).

Dal momento che non si dispone di dati nei pazienti con insufficienza epatica di grado lieve-moderato Siklos dev’essere utilizzato con cautela (vedere paragrafo 4.2).

Siklos dev’essere utilizzato con cautela nei pazienti con ulcere delle gambe. Le ulcere delle gambe rappresentano una complicazione frequente dell’anemia falciforme, ma queste sono anche state segnalate in pazienti trattati con idrossicarbamide. Tossicità vasculitiche cutanee, tra cui ulcerazioni vasculitiche e cancrena, sono state osservate in pazienti affetti da disturbi mieloproliferativi durante la terapia con idrossicarbamide. Tali tossicità vasculitiche sono state segnalate con maggiore frequenza nei pazienti che erano stati trattati precedentemente, oppure che erano trattati al momento con una terapia a base di interferone. A causa degli esiti clinici potenzialmente gravi per le ulcere vasculitiche cutanee riportate dai pazienti con un disturbo mieloproliferativo, in caso di sviluppo di ulcere cutanee vasculitiche, il trattamento con idrossicarbamide dev’essere sospeso e/o la sua dose dev’essere ridotta. Raramente le ulcere sono provocate da una vasculite leucocitoclastica.

Si raccomanda un controllo continuo della crescita dei bambini e adolescenti trattati con il medicinale.

L’idrossicarbamide provoca macrocitosi, che può celare lo sviluppo di un deficit di acido folico e vitamina B12. Si raccomanda la somministrazione preventiva di acido folico.

L’idrossicarbamide è inequivocabilmente genotossico in un’ampia gamma di test. Si presume che l’idrossicarbamide sia un carcinogeno trans-specie. In pazienti trattati per lunghi periodi con idrossicarbamide per disturbi mieloproliferativi, è stata segnalata una leucemia secondaria.

Non è noto se tale effetto leucemogenico dipenda dall’idrossicarbamide oppure se sia associato alla malattia sottostante del paziente. Nei pazienti trattati con idrossicarbamide per lunghi periodi è stato segnalato anche cancro della pelle.

I pazienti e/o i genitori o il tutore legale devono essere in grado di seguire le istruzioni per la somministrazione di questo medicinale, il loro controllo e le cure del paziente.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco