Lopid: effetti collaterali e controindicazioni
Lopid (Gemfibrozil) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Lopid è indicato in aggiunta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (ad es. esercizio fisico, riduzione ponderale) per:
Trattamento dell’ipertrigliceridemia grave con o senza bassi livelli di colesterolo HDL;
Iperlipidemia mista quando l’impiego di una statina è controindicato o non tollerato;
Ipercolesterolemia primaria, quando l’impiego di una statina è controindicato o non tollerato.
Prevenzione primaria
Riduzione della morbilità cardiovascolare in pazienti di sesso maschile con livelli aumentati di colesterolo non-HDL ed un rischio elevato per un primo evento cardiovascolare, quando l’impiego di una statina è controindicata o non tollerata (vedere paragrafo 5.1).
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Lopid ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Lopid, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Lopid: controindicazioni
IpersensibilitĂ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Compromissione epatica.
Grave compromissione renale.
Malattia della colecisti o delle vie biliari pregressa o in atto, inclusi calcoli biliari.
Uso concomitante di repaglinide, dasabuvir, selexipag (vedere paragrafo 4.5) o simvastatina (vedere paragrafì 4.4 e 4.5).
Pazienti con storia di fotoallergia o reazioni fototossiche durante il trattamento con fibrati.
Lopid: effetti collaterali
Gli effetti indesiderati riportati piĂ¹ comunemente sono di tipo gastrointestinale e si osservano in circa il 7% dei pazienti. Queste reazioni avverse generalmente non richiedono l’interruzione del trattamento.
Le reazioni avverse sono classificate in base alla frequenza utilizzando la seguente convenzione: Molto comuni (?1/10), Comuni (?1/100, <1/10), Non comuni (?1/1.000 a <1/100), Rari (?1/10.000 a
<1/1.000), Molto rari (<1/10.000), incluse le segnalazioni di casi singoli:
Classificazione sistemica organica | Effetti indesiderati |
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Patologie del sistema emolinfopoietico Raro |
Insufficienza midollare, anemia grave, trombocitopenia, leucopenia, eosinofilia. |
Disturbi psichiatrici Raro |
Depressione, diminuzione della libido. |
Patologie del sistema nervoso Comune Raro |
Vertigini, cefalea Neuropatia periferica, parestesia, capogiri, sonnolenza. |
Patologie dell’occhio Raro |
Visione offuscata. |
Patologie cardiache Non comune |
Fibrillazione atriale. |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Raro |
Edema laringeo. |
Patologie gastrointestinali Molto comune Comune Raro |
Dispepsia. Diarrea, vomito, nausea, dolore addominale stipsi, flatulenza. Pancreatite, appendicite |
Patologie epatobiliari Raro |
Ittero colestatico, epatite, colelitiasi, colecistite, funzionalitĂ epatica anormale. |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Raro |
Eczema, rash. Angioedema, dermatite esfoliativa, orticaria, dermatite, alopecia, reazioni di fotosensibilitĂ , |
prurito. | |
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Raro |
Rabdomiolisi, miopatia, miosite, debolezza muscolare, sinovite, mialgia, artralgia, dolore alle estremitĂ . |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Raro |
Disfunzione erettile . |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Esami diagnostici Raro |
Affaticamento. Diminuzione dell’emoglobina, diminuzione dell’ematocrito, diminuzione dei globuli bianchi, incremento della creatinchinasi. |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una- sospetta-reazione-avversa.
Lopid: avvertenze per l’uso
Disturbi muscolari (miopatia/rabdomiolisi)
In associazione all’uso di gemfibrozil sono stati segnalati casi di miosite, miopatia ed aumento marcato di creatinfosfochinasi. Raramente è stata segnalata anche rabdomiolisi. In tutti i pazienti che presentano mialgia diffusa, dolorabilità muscolare e/o un aumento marcato dei livelli di CPK muscolari (> 5x ULN) deve essere presa in considerazione la possibilità di danno muscolare; in queste condizioni il trattamento deve essere interrotto.
Assunzione concomitante degli inibitori della HMG CoA reduttasi
La somministrazione concomitante di gemfibrozil e simvastatina è controindicata. Sono stati riportati casi di miosite grave con mioglobinuria e creatin chinasi marcatamente elevata (rabdomiolisi) quando gemfibrozil e inibitori della HMG CoA reduttasi sono stati usati in concomitanza (vedere paragrafì 4.3 e 4.5). Possono verificarsi anche interazioni farmacocinetiche (vedere anche paragrafo 4.5) e puĂ² essere necessario un aggiustamento del dosaggio.
Il beneficio di ulteriori modifiche dei livelli lipidici a seguito della somministrazione concomitante di gemfibrozil e di un inibitore della HMG CoA reduttasi deve essere attentamente valutato rispetto ai potenziali rischi derivanti da tali associazioni e si raccomanda un monitoraggio clinico.
Il livello della creatinfosfochinasi (CPK) deve essere misurato prima di iniziare il trattamento con questa associazione in pazienti con fattori predisponenti la rabdomiolisi, come i seguenti:
Compromissione renale.
Abuso di alcool.
EtĂ > 70 anni.
Storia personale o familiare di disturbi muscolari ereditari.
Storia personale di tossicitĂ muscolare con un altro fibrato o con un inibitore della HMG-CoA reduttasi.
In molti soggetti nei quali la risposta lipidica al trattamento con i singoli farmaci in monoterapia non è stata soddisfacente, i possibili benefici di una terapia combinata con inibitori dell’HMG-CoA reduttasi e gemfibrozil non sono superiori ai rischi di miopatia grave, rabdomiolisi ed insufficienza renale acuta.
Uso in pazienti con formazione di calcoli biliari
Gemfibrozil puĂ² aumentare l’escrezione del colesterolo nella bile determinando la possibile formazione di calcoli. Casi di colelitiasi sono stati segnalati in corso di trattamento con gemfibrozil. In caso di sospetta colelitiasi, si consiglia di effettuare gli esami per la rilevazione dei calcoli. Il trattamento con gemfibrozil deve essere interrotto se viene riscontrata la presenza di calcoli.
Monitoraggio dei lipidi sierici
E’ necessario effettuare un controllo periodico dei lipidi sierici durante il trattamento con gemfibrozil. Talvolta puĂ² verificarsi un aumento paradossale del colesterolo (totale e LDL) in pazienti con ipertrigliceridemia. Se la risposta al trattamento è insufficiente dopo 3 mesi di terapia alle dosi raccomandate, il trattamento deve essere interrotto e devono essere presi in considerazione metodi di trattamento alternativi.
Monitoraggio della funzionalitĂ epatica
Sono stati segnalati livelli elevati di ALAT, ASAT, fosfatasi alcalina, LDH, CK e bilirubina che sono di solito reversibili quando il trattamento con gemfibrozil viene sospeso. Pertanto, devono essere periodicamente effettuati i test di funzionalitĂ epatica. La terapia con gemfibrozil deve essere interrotta se queste alterazioni persistono.
Monitoraggio dell’emocromo con formula leucocitaria
Si raccomanda di effettuare determinazioni periodiche dell’emocromo con formula leucocitaria durante i primi 12 mesi di trattamento con gemfibrozil. Raramente sono stati segnalati anemia, leucopenia, trombocitopenia, eosinofilia e ipoplasia del midollo osseo (vedere paragrafo 4.8).
Interazioni con altri medicinali (vedere anche paragrafì 4.3 e 4.5)
Il profilo d’interazione di gemfibrozil è complesso e determina un aumento dell’esposizione a molti medicinali quando somministrati insieme al gemfibrozil.
Uso concomitante con farmaci ipoglicemizzanti
Sono stati segnalati casi di crisi ipoglicemiche in seguito all’uso concomitante di gemfibrozil e farmaci ipoglicemizzanti (agenti orali ed insulina). Si raccomanda il monitoraggio dei livelli plasmatici di glucosio.
Uso concomitante di anticoagulanti
Gemfibrozil puĂ² potenziare gli effetti degli anticoagulanti cumarinici antagonisti della vitamina K quali warfarin, acenocumarolo o fenprocumone. La somministrazione concomitante di gemfibrozil con questi anticoagulanti richiede un attento monitoraggio del tempo di protrombina (INR – International
Normalised Ratio). Si deve fare attenzione quando tali anticoagulanti coumarinici antagonisti della vitamina K vengono somministrati concomitantemente a gemfibrozil. PuĂ² essere necessario ridurre il dosaggio degli anticoagulanti per mantenere i livelli desiderati di protrombina (vedere paragrafo 4.5).
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco