Hyperhaes: effetti collaterali e controindicazioni
Hyperhaes (Etamido + Sodio Cloruro) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Iniziale trattamento in singola dose della ipovolemia acuta e dello shock (rianimazione con piccoli volumi).
La soluzione viene intesa come sostituzione del volume di sangue e non deve essere usata come un sostituto sia del sangue che del plasma.
Come tutti i farmaci, però, anche Hyperhaes ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Hyperhaes, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Hyperhaes: controindicazioni
Nel caso in cui una o più delle seguenti condizioni cliniche siano applicabili, HyperHAES non deve essere usato in condizioni acute e di pericolo di vita o solo dopo un’attenta valutazione rischio/beneficio:
• ipersensibilità nota agli amidi idrossietilici
• sovraccarico circolatorio
• insufficienza cardiaca congestizia scompensata
• grave insufficienza epatica
• disordini emostatici noti
• insufficienza renale con anuria
• fine della gravidanza (parto), vedi sezione 4.6
• iperosmolarità
• disidratazione
• ipernatremia o iponatremia gravi
• ipercloremia o ipocloremia gravi
Hyperhaes: effetti collaterali
I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati per soluzioni infusionali contenenti idrossietil amido:
Reazioni anafilattoidi, classificate a partire da una semplice eruzione cutanea fino allo sviluppo di disordini circolatori, shock, broncospasmo e arresto cardiaco (in casi rari).
In caso di comparsa di reazioni di intolleranza, l’infusione deve essere sospesa immediatamente e si deve dare inizio ad un appropriato trattamento medico di emergenza.
Reazioni respiratorie, nonostante siano generalmente lievi, possono essere gravi e rischiose per la vita se si verificano edema polmonare non cardiaco, broncospasmo e arresto respiratorio. È necessaria un’attenta supervisione e devono essere immediatamente disponibili adeguate misure di rianimazione.
Reazioni cardiovascolari, incluse bradicardia e tachicardia, sono generalmente reazioni lievi, ma possono essere gravi e rischiose per la vita se si verificano edema polmonare o più raramente ipotensione con conseguente arresto cardiaco. È necessaria un’attenta supervisione e devono essere rese immediatamente disponibili adeguate misure di rianimazione.
Se soluzioni ipertoniche vengono somministrate in condizioni senza marcato shock ipovolemico, si possono comunemente verificare sintomi di vasodilatazione (ipotensione temporanea). Sono considerati possibili effetti indesiderati delle soluzioni ipertoniche la demielinizzazione pontina centrale e l’emorragia cerebrale (rottura delle vene di connessione meningee) causate rispettivamente dalla disidratazione, dal restringimento dei tessuti e da reazioni di intolleranza locale (tromboflebiti e flebotrombosi dopo somministrazione periferica).
La concentrazione di amilasi serica può aumentare durante la somministrazione di idrossietil amido e può interferire con la diagnosi della pancreatite.
Con la somministrazione di amido idrossietilico possono presentarsi disturbi della coagulazione del sangue dipendenti dal dosaggio.
Tabella: Frequenza delle reazioni avverse del medicinale
Classificazione organo-sistemica | Reazione avversa | Frequenza |
Disordini vascolari | Ipotensione in pazienti senza marcato shock ipovolemico | Comune (≥1% – <10%) |
Disordini cardiaci | Insufficienza cardiaca sinistra in pazienti senza marcato shock ipovolemico | Comune (≥1% – <10%) |
Aritmia in pazienti senza marcato shock ipovolemico | Comune (≥1% – <10%) | |
Ipertensione polmonare in pazienti senza marcato shock ipovolemico | Comune (≥1% – <10%) | |
Accertamenti | Aumento dell’amilasi serica | Comune (≥1% – <10%) |
Disordini del sistema immunitario | Reazione anafilattoide | Rari (>0,01% – ≤0,1%) |
Disordini del metabolismo e nutrizionali | Ipernatremia | Molto comune (>10%) |
Ipercloremia | Molto comune (>10%) | |
Disidratazione | Non osservata, ma considerata possibile | |
Disordini del sistema sanguigno e linfatico | Difficoltà di coagulazione | Non osservata, ma considerata possibile |
Disordini del sistema nervoso | Demielinizzazione pontina centrale | Non osservata, ma considerata possibile |
Disordini respiratori, toracici e mediastinici | Attacchi respiratori | Non osservata, ma considerata possibile |
Disordini generali e condizioni del sito d’iniezione | Reazioni di intolleranza locali | Non osservata, ma considerata possibile |
Hyperhaes: avvertenze per l’uso
Fare attenzione all’aumento dell’osmolarità serica, specialmente in pazienti diabetici.
Devono essere regolarmente monitorati gli elettroliti serici, l’osmolarità serica ed il bilancio dei liquidi.
Porre attenzione alla possibilità di un aumento dell’emorragia causato da un’aggressiva terapia di sostituzione di liquidi (che porta ad un aumento della pressione di perfusione) e dagli effetti di emodiluizione di HyperHAES.
Il paziente deve essere attentamente monitorato durante l’infusione. Come con tutti i sostituti di volumi colloidali, esiste il rischio di reazioni anafilattoidi delle quali il meccanismo patogenico è ancora sconosciuto. Tuttavia, la somministrazione di HES nell’uomo, di solito, non porta allo sviluppo di specifici anticorpi.
Il monitoraggio della pressione del sangue e possibilmente della emodinamica è richiesto per evitare ogni rischio di sovraccarico vascolare.
Se durante i primi minuti di trattamento si presentano alcuni segni anormali, come ad esempio brividi, orticaria, eritema, arrossamento del viso o caduta della pressione sanguigna, l’infusione deve essere sospesa immediatamente.
Se somministrato in assenza di forte shock ipovolemico, possono verificarsi sintomi da vasodilatazione (ipotensione transitoria) o sintomi da sovraccarico di liquidi (insufficienza cardiaca sinistra, aritmie, ipertensione polmonare), specialmente in situazioni dove la funzione cardiaca ed il flusso circolatorio coronarico sono limitati (ad esempio in cardiochirurgia).
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco