Eligard: effetti collaterali e controindicazioni
Eligard 22,5 mg (Leuprorelina Acetato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
ELIGARD 22,5 mg è indicato per il trattamento del cancro della prostata ormono-dipendente in stadio avanzato.
Come tutti i farmaci, però, anche Eligard 22,5 mg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Eligard 22,5 mg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Eligard 22,5 mg: controindicazioni
ELIGARD 22,5 mg è controindicato nelle donne e nei pazienti in età pediatrica.
Ipersensibilità alla leuprorelina acetato, ad altri agonisti del GnRH, o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Pazienti precedentemente sottoposti ad orchiectomia (come con altri agonisti del GnRH, ELIGARD 22,5 mg non determina un ulteriore calo del testosterone sierico in caso di castrazione chirurgica).
Come unico trattamento in pazienti con cancro prostatico con compressione midollare o evidenza di metastasi spinali (vedere anche paragrafo 4.4).
Eligard 22,5 mg: effetti collaterali
Le reazioni avverse osservate durante il trattamento con ELIGARD 22,5 mg sono dovute principalmente all’azione farmacologica specifica della leuprorelina acetato, cioè all’aumento e alla diminuzione di taluni livelli ormonali. Le reazioni avverse segnalate più comunemente sono: vampate di calore, nausea, malessere, affaticamento e irritazione locale transitoria nella sede di iniezione. Vampate di calore in forma lieve o moderata si verificano approssimativamente nel 58% dei pazienti.
Nel corso di studi clinici, in pazienti con carcinoma prostatico in stadio avanzato e trattati con ELIGARD, sono stati osservati gli eventi avversi di cui sotto, classificati, in base alla frequenza, come molto comuni (≥1/10), comuni (≥1/100, <1/10), non comuni (≥1/1000, <1/100), rari (≥1/10.000, <1/1000), molto rari (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1. Effetti indesiderati negli studi clinici con ELIGARD | |
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Infezioni e infestazioni | |
comuni | rinofaringiti |
non comuni | infezioni delle vie urinarie, infezioni cutanee locali |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
non comuni | aggravamento del diabete mellito |
Disturbi psichiatrici | |
non comuni | sogni anomali, depressione, calo della libido |
Patologie del sistema nervoso | |
non comuni | capogiri, cefalea, ipoestesia, insonnia, disturbi del gusto, disturbi dell’olfatto |
rari | movimenti involontari anomali |
Patologie vascolari | |
molto comuni | vampate di calore |
non comuni | ipertensione, ipotensione |
rari | sincope e collasso |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
non comuni | rinorrea, dispnea |
Patologie gastrointestinali | |
comuni | nausea, diarrea |
non comuni | stipsi, secchezza della fauci, vomito, dispepsia |
rari | flatulenza, eruttazione |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
molto comuni | ecchimosi, eritema |
comuni | prurito, sudorazione notturna |
non comuni | sudorazione fredda, aumento della sudorazione |
rari | alopecia, eruzioni cutanee |
Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa | |
comuni | artralgia, dolore agli arti, mialgia |
non comuni | mal di schiena, crampi muscolari |
Patologie renali e urinarie | |
comuni | riduzione della frequenza di minzione, difficoltà alla minzione, disuria, nicturia, oliguria |
non comuni | spasmi vescicali, ematuria, aumento della frequenza urinaria, ritenzione urinaria |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | |
comuni | tensione mammaria, atrofia testicolare, dolore testicolare, infertilità, ipertrofia mammaria |
non comuni | ginecomastia, impotenza, disturbi testicolari |
rari | dolore mammario |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
molto comuni | affaticamento, bruciore nella sede d’iniezione, parestesia nella sede d’iniezione |
comuni | malessere, dolore nella sede di iniezione, ecchimosi nella sede d’iniezione, sensazione di puntura nella sede d’iniezione, rigidità, debolezza |
non comuni | prurito nella sede d’iniezione, letargia, dolore, febbre |
raro | ulcerazione nella sede d’iniezione |
molto raro | necrosi nella sede d’iniezione |
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
comuni | alterazioni ematologiche |
Esami diagnostici | |
comuni | aumento dei livelli ematici della creatinina-fosfochinasi, prolungamento del tempo di coagulazione |
non comuni | aumento dei livelli di alanina aminotransferasi, aumento dei livelli ematici dei trigliceridi, prolungamento del tempo di protrombina, aumento ponderale |
Altri eventi avversi segnalati in generale a seguito del trattamento con la leuprorelina acetato comprendono edema periferico, embolia polmonare, palpitazioni, mialgia, debolezza muscolare, brividi, vertigini periferiche, eruzioni, amnesia, disturbi visivi. Raramente, dopo la somministrazione di agonisti del GnRH sia a breve sia a lunga durata d’azione, è stato segnalato infarto di un preesistente adenoma ipofisario. Ci sono state rare segnalazioni di trombocitopenia e leucopenia. Sono state segnalate variazioni della tolleranza al glucosio.
Gli eventi avversi locali osservati dopo l’iniezione di ELIGARD sono tipici di quelli frequentemente associati a farmaci iniettati per via sottocutanea di natura simile.
Generalmente, tali eventi avversi localizzati segnalati in seguito a iniezione sottocutanea si presentano in forma lieve e vengono descritti come effetti di breve durata.
Variazioni della densità ossea
Nella letteratura medica è stata segnalata una riduzione della densità ossea in uomini sottoposti a orchiectomia o trattati con un agonista del GnRH. Si può prevedere che lunghi periodi di trattamento con la leuprorelina acetato possano provocare segni crescenti di osteoporosi. Riguardo l’aumento del rischio di fratture dovute all’osteoporosi vedere paragrafo 4.4.
Esacerbazione dei segni e dei sintomi della patologia
Il trattamento con la leuprorelina acetato può determinare un’esacerbazione dei segni e dei sintomi della patologia nel corso delle prime settimane di trattamento. In caso di aggravamento di condizioni quali le metastasi vertebrali e/o l’ostruzione delle vie urinarie o l’ematuria, possono verificarsi disturbi neurologici quali debolezza e/o parestesia degli arti inferiori o peggioramento dei sintomi urinari.
Eligard 22,5 mg: avvertenze per l’uso
A causa di una non corretta ricostituzione del medicinale può verificarsi una mancanza di efficacia clinica (vedere paragrafo 4.2).
La terapia di deprivazione androgenica può prolungare l’intervallo QT.
In pazienti con una storia di o con fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT e in pazienti che ricevono una terapia concomitante con prodotti medicinali che possono prolungare l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5) i medici devono accertare il profilo di rischio beneficio, incluso il rischio potenziale di Torsione di punta, prima di iniziare la terapia con Eligard 22,5 mg.
Come altri agonisti del GnRH, la leuprorelina acetato determina un aumento transitorio delle concentrazioni sieriche di testosterone, diidrotestosterone e fosfatasi acida durante la prima settimana di trattamento. I pazienti possono notare un peggioramento dei sintomi o l’insorgenza di nuovi sintomi – inclusi dolore osseo, neuropatia, ematuria od ostruzione ureterale o al deflusso vescicale (vedere paragrafo 4.8 ). Tali sintomi di solito regrediscono con il proseguimento della terapia.
La somministrazione aggiuntiva di un antiandrogeno appropriato deve essere considerata iniziando 3 giorni prima della terapia con la leuprorelina e continuando per le prime due o tre settimane di trattamento. E’ stato segnalato che tale procedura previene le conseguenze di un iniziale aumento del testosterone sierico.
In seguito a castrazione chirurgica, ELIGARD 22,5 mg non determina un’ulteriore diminuzione dei livelli di testosterone sierico nei pazienti di sesso maschile.
Con gli agonisti del GnRH sono stati segnalati casi di ostruzione ureterale e compressione del midollo spinale, che possono contribuire alla paralisi con o senza complicazioni fatali. Qualora insorgano compressione del midollo spinale o alterazione della funzionalità renale, deve essere effettuato il trattamento standard previsto per tali complicanze.
I pazienti con metastasi vertebrali e/o cerebrali così come i pazienti con ostruzione delle vie urinarie devono essere monitorati attentamente nel corso delle prime settimane di trattamento.
Una percentuale di pazienti presenta tumori che non sono sensibili alla manipolazione ormonale. La mancanza di miglioramenti clinici nonostante una soppressione adeguata del testosterone è elemento diagnostico per tale condizione, la quale non migliorerebbe con un ulteriore trattamento con ELIGARD 22,5 mg.
Nella letteratura medica sono stati segnalati casi di riduzione della densità ossea in uomini sottoposti a orchiectomia o trattati con gli agonisti del GnRH (vedere paragrafo 4.8 ).
La terapia antiandrogenica determina un aumento significativo del rischio di fratture dovute a osteoporosi. Al riguardo sono disponibili soltanto dati limitati. Fratture dovute a osteoporosi sono state osservate nel 5% dei pazienti a 22 mesi dall’inizio della terapia farmacologica di deprivazione androgenica e nel 4% dei pazienti a 5-10 anni di trattamento. Il rischio di fratture dovute a osteoporosi è generalmente più elevato del rischio di fratture patologiche. Oltre a una carenza di testosterone nel lungo periodo, anche fattori quali l’aumento dell’età , il fumo e il consumo di alcolici, l’obesità e l’insufficiente esercizio fisico possono influenzare lo sviluppo dell’osteoporosi.
Nel corso di studi post-marketing, sono stati registrati rari casi di apoplessia ipofisaria (sindrome clinica secondaria all’infarto della ghiandola pituitaria), in seguito a somministrazione di agonisti del GnRH. La maggior parte dei casi si sono verificati nelle prime due settimane successive alla prima dose, ed alcuni nella prima ora. In questi casi l’apoplessia ipofisaria si è presentata come cefalea improvvisa, vomito, visione disturbata, oftalmoplegia, alterazione dello stato mentale e talvolta collasso cardiocircolatorio. In tali situazioni è richiesto un intervento medico immediato.
Iperglicemia e diabete: in uomini in trattamento con agonisti del GnRH sono stati segnalati iperglicemia e aumentato rischio di sviluppare diabete. L’iperglicemia può essere conseguenza dell’insorgenza di diabete mellito o del peggioramento del controllo glicemico in pazienti diabetici. Si controlli periodicamente il glucosio ematico e/o l’emoglobina glicosilata (HbA1c) in pazienti che assumono un agonista del GnRH e si tratti l’iperglicemia o il diabete in accordo alla corrente pratica clinica.
Malattie cardiovascolari: in associazione all’uso negli uomini di agonisti del GnRH è stato segnalato un aumentato rischio di insorgenza di infarto miocardico, morte cardiaca improvvisa e ictus. Sulla base delle probabilità riportate, il rischio sembra basso e deve essere attentamente valutato sulla base dei fattori di rischio cardiovascolari nel momento in cui viene impostato il trattamento dei pazienti con cancro alla prostata. I pazienti trattati con agonisti del GnRH devono essere controllati per i sintomi e i
segni che possono suggerire lo sviluppo di una malattia cardiovascolare e devono essere gestiti in accordo alla corrente pratica clinica.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco