Reduxade: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Reduxade

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Reduxade: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

Indice

REDUXADE 10 mg

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

Indice

Una capsula di Reduxade 10 mg contiene 10 mg di sibutramina cloridrato monoidrato (equivalente a 8,37 mg di sibutramina).

Una capsula di Reduxade 15 mg contiene 15 mg di sibutramina cloridrato monoidrato (equivalente a 12,55 mg di sibutramina).

Per gli eccipienti, vedere paragrafo "Lista degli eccipienti".

03.0 Forma farmaceutica

Indice

10 mg Capsula rigida con corpo giallo e testa blu.

15 mg Capsula rigida con corpo bianco e testa blu.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

Indice

Reduxade 10 mg / 15 mg è indicato quale terapia integrativa nell’ambito di un programma per la riduzione e il controllo del peso corporeo, in:

– pazienti con obesità e con indice di massa corporea (BMI) pari o superiore a 30 kg/m²

– pazienti in sovrappeso con BMI pari o superiore a 27 kg/m² , in associazione ad altri fattori di rischio correlati all’obesità, quali diabete di tipo II o dislipidemia.

Nota:

Reduxade può essere prescritto esclusivamente a pazienti che non hanno risposto adeguatamente ad un appropriato regime dietetico per la riduzione del peso corporeo, ossia a pazienti che hanno difficoltà a raggiungere o mantenere una perdita di peso > 5% in 3 mesi.

Il trattamento con Reduxade 10 mg / 15 mg deve essere inquadrato solo come parte integrante di un programma terapeutico a lungo termine mirato alla riduzione del peso corporeo, sotto il controllo di un medico con esperienza nel trattamento dell’obesità. Un corretto approccio al trattamento dell’obesità dovrebbe comprendere sia modificazioni delle abitudini alimentari e comportamentali, sia un aumento dell’attività fisica. Questo approccio terapeutico integrato è essenziale per un cambiamento duraturo delle abitudini alimentari e dello stile di vita, condizione fondamentale per poter mantenere a lungo termine la riduzione ponderale ottenuta, una volta terminato il trattamento con Reduxade. I pazienti dovrebbero modificare il loro stile di vita mentre sono in trattamento con Reduxade in modo tale da riuscire a mantenere il loro peso anche dopo l’interruzione del trattamento farmacologico. I pazienti dovrebbero essere informati del fatto che, se non si attengono a tali indicazioni, possono riacquistare peso. Anche dopo l’interruzione del trattamento con Reduxade, è auspicabile un monitoraggio continuo del paziente da parte del medico.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

Indice

Adulti: La dose iniziale è di 1 capsula di Reduxade 10 mg una volta al giorno, al mattino; la capsula va ingerita intera con una quantità sufficiente di liquido (ad esempio un bicchiere d’acqua), in presenza o meno di cibo.

Nei pazienti che non rispondono adeguatamente a Reduxade 10 mg (indicativamente una riduzione ponderale inferiore a 2 kg dopo 4 settimane di trattamento), la dose può essere aumentata ad 1 capsula di Reduxade 15 mg una volta al giorno, a condizione che Reduxade 10 mg sia stato ben tollerato.

Il trattamento deve essere interrotto nei pazienti che non hanno risposto in modo adeguato a Reduxade 15 mg (indicativamente una riduzione ponderale inferiore a 2 kg dopo 4 settimane di trattamento). I pazienti non-responder sono esposti ad un rischio maggiore di effetti indesiderati (vedi paragrafo "Effetti indesiderati").

Durata del trattamento:

Il trattamento deve essere interrotto nei pazienti che non hanno risposto adeguatamente alla terapia, ossia nei casi in cui il calo ponderale si stabilizza ad un valore inferiore al 5% del loro peso corporeo iniziale oppure nei casi in cui il calo ponderale ottenuto dopo 3 mesi dall’inizio del trattamento sia stato inferiore al 5% del peso iniziale.

Non si deve proseguire con il trattamento nei pazienti che, dopo aver già ottenuto una riduzione del peso, riacquistino 3 o più kg.

In pazienti con condizioni patologiche associate, si raccomanda di continuare il trattamento con Reduxade 10 mg / 15 mg solo se può essere dimostrato che il calo ponderale indotto è associato ad altri benefici clinici, quali il miglioramento del profilo lipidico nei pazienti con dislipidemia o il controllo glicemico del diabete di tipo 2.

Reduxade 10 mg / 15 mg deve essere somministrato solo per periodi fino ad un anno. I dati per un uso superiore ad un anno sono limitati.

04.3 Controindicazioni

Indice

Ipersensibilità nota a sibutramina cloridrato monoidrato o ad un altro componente del prodotto.Obesità da cause organicheStoria di disturbi maggiori del comportamento alimentareMalattie psichiatriche. Sibutramina ha dimostrato una potenziale attività antidepressiva negli studi animali e, pertanto, non si può escludere che sibutramina possa indurre un episodio maniacale in pazienti bipolari.Sindrome di Gilles de la TouretteUso concomitante, o eventuale uso nelle due settimane precedenti, di inibitori delle monoaminossidasi o altri farmaci ad azione centrale per il trattamento di disturbi psichiatrici (ad esempio antidepressivi ed antipsicotici) o per la riduzione del peso corporeo o triptofano per disturbi del sonno.Anamnesi di coronaropatia, insufficienza cardiaca congestizia, tachicardia, arteriopatia occlusiva, aritmia o patologie cerebrovascolari (ictus o TIA)Ipertensione non adeguatamente controllata (> 145/90 mmHg; vedi paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso")IpertiroidismoInsufficienza epatica graveInsufficienza renale graveIpertrofia prostatica benigna con ritenzione urinariaFeocromocitomaGlaucoma ad angolo strettoStoria di abuso di droghe, farmaci o alcoolGravidanza o allattamento (vedi paragrafo "Gravidanza e allattamento")Bambini e giovani di età inferiore ai 18 anni, in quanto non sono disponibili sufficienti dati al riguardoPazienti di età superiore ai 65 anni, in quanto non sono disponibili sufficienti dati al riguardo

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

Indice

Avvertenze:

In tutti i pazienti in terapia con Reduxade 10 mg / 15 mg, è opportuno monitorare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, poiché sibutramina ha causato in alcuni pazienti aumenti della pressione arteriosa clinicamente rilevanti. Nel corso dei primi tre mesi di trattamento, tali parametri dovrebbero essere controllati ogni 2 settimane; tra il quarto ed il sesto mese dovrebbero essere controllati una volta al mese ed, in seguito, regolarmente ad intervalli di tre mesi al massimo. Il trattamento deve essere interrotto nei pazienti nei quali si sia verificato un aumento, in due visite successive, della frequenza cardiaca a riposo ≥ 10 bpm o della pressione sistolica/diastolica ≥ 10 mmHg. Nei pazienti ipertesi con pressione arteriosa adeguatamente controllata, se la pressione arteriosa supera il valore di 145/90 mmHg in due misurazioni consecutive, il trattamento deve essere interrotto (vedi paragrafo "Effetti indesiderati, alterazioni a carico del sistema cardiovascolare"). Nei pazienti con sindrome da apnea nel sonno deve essere usata particolare attenzione nel monitoraggio della pressione arteriosa.

Sebbene sibutramina non sia stata correlata ad ipertensione polmonare primitiva, come considerazione generale riguardante i farmaci contro l’obesità, è importante che nel corso dei controlli periodici si presti attenzione all’eventuale insorgere di sintomi quali dispnea progressiva, dolore toracico ed edema alle caviglie. Nell’eventualità che tali sintomi si presentassero, è opportuno consigliare al paziente di consultare immediatamente il Medico.Reduxade 10 mg / 15 mg deve essere somministrato con cautela nei pazienti con epilessia.In pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata trattati con sibutramina, è stato osservato un aumento dei livelli plasmatici del farmaco. Sebbene non siano stati riportati eventi avversi, in questi pazienti Reduxade 10 mg / 15 mg deve essere usato con cautela.Sebbene attraverso l’emuntorio renale vengano eliminati solo metaboliti inattivi, Reduxade 10 mg / 15 mg deve essere somministrato con cautela nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata.Reduxade 10 mg / 15 mg deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con storia familiare di tic motori o verbali.Le donne in età fertile, in corso di trattamento con Reduxade 10 mg / 15 mg, dovrebbero impiegare adeguati metodi anticoncezionali.Con i farmaci che agiscono sul SNC, esiste la possibilità di abuso. Tuttavia, i dati clinici disponibili non hanno mostrato alcuna evidenza di abuso con sibutramina.Esistono opinioni generali secondo cui certi farmaci anti-obesità sono associati ad un aumento del rischio di valvulopatia cardiaca. Tuttavia, i dati clinici non mostrano alcuna evidenza di una aumentata incidenza in seguito all’impiego di sibutramina.Il farmaco è controindicato nei pazienti con storia di disturbi maggiori del comportamento alimentare quali anoressia nervosa e bulimia nervosa. Non sono disponibili dati con sibutramina nel trattamento di pazienti con disturbo di alimentazione frenetica (compulsiva).

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Indice

Sibutramina ed i suoi metaboliti attivi sono eliminati per via metabolica epatica; l’enzima principalmente coinvolto è il CYP3A4; possono inoltre contribuire gli enzimi CYP2C9 e CYP1A2.

Deve essere usata cautela nel somministrare Reduxade 10 mg / 15 mg in associazione a farmaci che interagiscono con l’attività dell’enzima CYP3A4 (vedi paragrafo "Proprietà farmacocinetiche"). Tra gli agenti inibitori del CYP3A4 sono inclusi chetoconazolo, itraconazolo, eritromicina, claritromicina, troleandomicina e ciclosporina. In uno studio di interazione, la somministrazione concomitante di ketoconazolo o di eritromicina con sibutramina ha causato un aumento delle concentrazioni plasmatiche (AUC) dei metaboliti attivi di sibutramina (23% o 10% rispettivamente). La frequenza cardiaca media è aumentata fino a 2,5 battiti al minuto in più rispetto al gruppo trattato solamente con sibutramina.

Rifampicina, fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale e desametazone stimolano l’attività dell’enzima CYP3A4 e possono quindi accelerare il metabolismo della sibutramina, anche se questo non è stato studiato a livello sperimentale.

L’uso concomitante di più farmaci, ognuno dei quali aumenti i livelli plasmatici di serotonina a livello cerebrale, può dare origine a gravi interazioni. Questo fenomeno viene denominato "sindrome da serotonina" e si può presentare, in rari casi, in seguito all’uso concomitante di un inibitore selettivo del "reuptake" di serotonina [ISRS] in associazione a certi farmaci contro l’emicrania (come sumatriptano, diidroergotamina), o in associazione a certi oppioidi (come pentazocina, petidina, fentanile, destrometorfano), oppure nel caso in cui due ISRS vengano somministrati contemporaneamente.

Dato che sibutramina inibisce il "reuptake" di serotonina (tra gli altri effetti), Reduxade 10 mg / 15 mg non deve essere somministrato in associazione ad altri farmaci che aumentino anch’essi il livello di serotonina.

L’uso concomitante di Reduxade 10 mg / 15 mg con altri farmaci che possono indurre un aumento della pressione arteriosa o della frequenza cardiaca non è stato valutato in maniera sistematica. A questa classe appartengono alcuni agenti per il trattamento della tosse, del raffreddore e delle allergie (ad esempio efedrina e pseudoefedrina) ed alcuni decongestionanti (ad esempio xilometazolina). Va usata cautela nel prescrivere Reduxade 10 mg / 15 mg a pazienti che utilizzano questi medicinali. Reduxade 10 mg / 15 mg non modifica l’efficacia degli anticoncezionali orali.

A dosi singole, sibutramina, somministrata in associazione ad alcool, non ha causato ulteriori alterazioni delle abilità cognitive e psicomotorie. Tuttavia, in linea generale, il consumo di alcool non è compatibile con le misure dietetiche raccomandate.

Non sono disponibili dati sull’uso concomitante di Reduxade 10 mg / 15 mg con orlistat.

Devono trascorrere due settimane tra l’interruzione del trattamento con sibutramina e l’inizio del trattamento con inibitori delle monoaminossidasi.

04.6 Gravidanza e allattamento

Indice

Uso durante la gravidanza: Sibutramina non deve essere usata durante la gravidanza. Si considera generalmente inappropriato l’uso di farmaci per la riduzione del peso corporeo durante la gravidanza, quindi le donne potenzialmente fertili dovrebbero usare un adeguato metodo anticoncezionale mentre assumono sibutramina e informare il proprio medico se si trovano in stato di gravidanza o intendono intraprendere una gravidanza durante la terapia. Non sono stati condotti studi controllati con Reduxade nelle donne in gravidanza. Studi condotti nel coniglio hanno mostrato effetti sulla riproduzione a dosaggi tossici per la madre (vedi paragrafo "Dati preclinici di sicurezza"). Non è noto se vi sia un’attinenza di questi risultati con la specie umana.

Uso durante l’allattamento: non è noto se sibutramina venga secreta nel latte materno e, pertanto, la somministrazione di Reduxade 10 mg / 15 mg durante l’allattamento è controindicata.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Indice

Sebbene nei volontari sani la sibutramina non abbia causato alcuna alterazione delle abilità cognitive o psicomotorie, qualsiasi farmaco ad azione centrale può alterare le capacità di giudizio, di pensiero o motorie. Pertanto, è opportuno avvertire il paziente che, in corso di trattamento con Reduxade 10 mg / 15 mg, la capacità di guidare un veicolo, di utilizzare macchinari o di lavorare in condizioni potenzialmente pericolose può risultare ridotta.

04.8 Effetti indesiderati

Indice

La maggior parte degli effetti collaterali si sono verificati all’inizio del trattamento (durante le prime 4 settimane). La loro gravità e frequenza sono diminuite nel tempo. In generale non sono stati gravi, non hanno comportato l’interruzione del trattamento e sono risultati reversibili.

Gli effetti collaterali vengono riportati qui di seguito, suddivisi per apparato/sistema (molto frequente >10%, frequente 1-10%):

Apparato / Sistema

Incidenza 04.8 Effetti indesiderati
Sistema cardiovascolare (vedi "Alterazioni a carico del sistema cardiovascolare")

Frequente Tachicardia Palpitazioni Aumento della pressione arteriosa / ipertensione Vasodilatazione (arrossamento con sensazione di calore)
Apparato gastrointestinale

Molto frequente Perdita di appetito Stipsi
Frequente

Nausea Aggravamento delle emorroidi
Sistema nervoso centrale

Molto frequente Secchezza delle fauci Insonnia
Frequente

Leggero stordimento Parestesia Cefalea Ansia
Cute

Frequente Sudorazione
Organi sensoriali

Frequente Alterazione del gusto

Gli eventi avversi elencati di seguito, clinicamente rilevanti, si riferiscono a singoli casi verificatisi in corso di trattamento con sibutramina:

Nefrite interstiziale acutaGlomerulonefrite mesangiocapillarePorpora di Henoch-SchönleinConvulsioniTrombocitopeniaAumento reversibile degli enzimi epaticiAttacco psicotico acuto dopo trattamento, in un paziente con disturbo schizoaffettivo, probabilmente presente già prima del trattamento.

Raramente sono stati osservati sintomi quali cefalea e aumento dell’appetito. Non esiste alcuna evidenza di una sindrome da sospensione del trattamento o da astinenza, né di variazioni d’umore in seguito all’interruzione della terapia.

Sono stati riferiti rari casi di visione offuscata dalla farmacovigilanza post-marketing.

Alterazioni a carico del sistema cardiovascolare

È stato osservato un aumento medio di 2-3 mmHg della pressione sistolica e diastolica a riposo ed un incremento medio della frequenza cardiaca di 3-7 battiti al minuto.

Non si può escludere che, in casi isolati, si possano verificare incrementi della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca superiori a quelli indicati.

Un eventuale aumento clinicamente rilevante della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca tende a verificarsi nella fase iniziale del trattamento (nelle prime 4-12 settimane). In questi casi, il trattamento deve essere interrotto (vedi paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso").

Per quanto riguarda l’uso di Reduxade 10 mg / 15 mg in pazienti con ipertensione arteriosa, si faccia riferimento al paragrafo "Controindicazioni" e "Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso".

04.9 Sovradosaggio

Indice

L’esperienza sul sovradosaggio di sibutramina è limitata. Non esistono specifiche misure terapeutiche da raccomandarsi né un antidoto specifico. Il trattamento consiste nell’adottare le misure generali indicate nella gestione di casi di sovradosaggio, ossia assicurare la pervietà delle vie respiratorie, monitorare le funzioni cardiovascolari, nonché misure generali sintomatiche e di supporto. La somministrazione precoce di carbone vegetale attivo può ritardare l’assorbimento della sibutramina. Può inoltre risultare utile una lavanda gastrica. Nei pazienti con pressione arteriosa elevata o con tachicardia può essere indicato l’impiego prudente di beta-bloccanti.

Nell’uomo sono stati riportati episodi isolati di sovradosaggio (inclusa l’ingestione accidentale da bambini di circa 18 mesi), in cui erano stati ingeriti fino a 500 mg di sibutramina cloridrato monoidrato. In un paziente che aveva assunto 500 mg di sibutramina cloridrato monoidrato è stata osservata una frequenza cardiaca di 160 battiti al minuto. Fatta eccezione per un singolo caso di intossicazione multipla da farmaci con alcool (in cui il paziente è deceduto, possibilmente per inalazione del vomito), non si sono verificate complicazioni ed i soggetti hanno raggiunto un recupero completo.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

Indice

Categoria farmacoterapeutica: farmaci antiobesità, codice ATC: A08AA10.

Sibutramina produce i suoi effetti terapeutici prevalentemente attraverso i suoi ammino metaboliti attivi primari e secondari (metabolita 1 e metabolita 2) che inibiscono il "reuptake" di noradrenalina, serotonina (5-idrossitriptamina; 5-HT) e dopamina. Nel tessuto cerebrale umano, i metaboliti 1 e 2 sono circa 3 volte più potenti in vitro come inibitori del reuptake di noradrenalina e serotonina che del reuptake di dopamina. I campioni di plasma prelevati da volontari trattati con sibutramina hanno mostrato una significativa inibizione del reuptake sia di noradrenalina (73%) che di serotonina (54%) mentre una inibizione non significativa del reuptake di dopamina (16%). Sibutramina e i suoi metaboliti non stimolano il rilascio delle monoammine, né inibiscono le monoammino-ossidasi. Essi non possiedono alcuna affinità per una vasta gamma di recettori per i neurotrasmettitori, inclusi serotoninergici (5-HT1 , 5-HT1A , 5-HT1B , 5-HT2A , 5-HT2c ), adrenergici (b1 , b2 , b3 , a1 , a2 ), dopaminergici (D1 , D2 ), muscarinici, istaminergici (H1 ), recettori per le benzodiazepine e NMDA.

In modelli animali in cui si utilizzavano ratti normopeso e ratti obesi, sibutramina ha indotto una riduzione dell’accrescimento ponderale. Sembra che ciò sia da attribuirsi all’effetto di sibutramina sull’assunzione di cibo, ossia ad un aumento del senso di sazietà; tuttavia è probabile che alla perdita di peso contribuisca anche un incremento della termogenesi. Come è stato dimostrato, tali meccanismi d’azione vengono mediati attraverso l’inibizione del "reuptake" di serotonina e di noradrenalina.

Negli studi clinici, Reduxade ha dimostrato di produrre una perdita di peso grazie ad un aumento del senso di sazietà. Sono inoltre disponibili dati che dimostrano un effetto termogenico di Reduxade che si esplica attraverso un’attenuazione della normale riduzione del metabolismo a riposo durante la perdita di peso. Il calo ponderale indotto da Reduxade è accompagnato da modificazioni favorevoli dei lipidi sierici e del controllo glicemico rispettivamente nei pazienti con dislipidemia e diabete di tipo 2.

Nei pazienti obesi con diabete mellito di tipo 2 la perdita di peso è stata associata ad una riduzione dello 0,6% (unità) della HbA1c . Analogamente, nei pazienti obesi con dislipidemia, la perdita di peso è stata associata ad aumenti del colesterolo HDL del 12-22% e riduzioni dei trigliceridi del 9-21%.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

Indice

Sibutramina è bene assorbita e sottoposta ad ampio processo metabolico di primo passaggio. Dopo somministrazione di una singola dose orale di 20 mg di sibutramina cloridrato monoidrato, il picco plasmatico (Tmax ) è stato raggiunto in 1,2 ore. L’emivita del composto originario è di 1,1 ore. Il Tmax dei metaboliti farmacologicamente attivi 1 e 2 viene raggiunto in tre ore con emivita di eliminazione rispettivamente di 14 e 16 ore. Per dosaggi compresi tra 10 e 30 mg, è stata dimostrata una cinetica lineare: i tempi di emivita di eliminazione non variano in funzione della dose somministrata, mentre le concentrazioni plasmatiche aumentano in maniera proporzionale alla dose. Con dosi ripetute, lo steady-state dei metaboliti 1 e 2 viene raggiunto entro 4 giorni, con una concentrazione circa raddoppiata. Le proprietà farmacocinetiche di sibutramina e dei suoi metaboliti si sono rivelate simili negli obesi e nei soggetti normopeso. I dati disponibili fino ad oggi, sebbene limitati, non hanno evidenziato differenze clinicamente rilevanti nella farmacocinetica del sesso maschile rispetto al sesso femminile. Il profilo farmacocinetico osservato in soggetti anziani sani (età media 70 anni) è simile a quello rilevato nei soggetti giovani sani. In soggetti con insufficienza epatica moderata, si è osservato che, in seguito alla somministrazione di una dose singola di sibutramina, la biodisponibilità dei metaboliti attivi è maggiore del 24%. Il legame alle proteine plasmatiche di sibutramina e dei suoi metaboliti 1 e 2 risulta essere rispettivamente di circa il 97%, il 94% e il 94%. Il metabolismo epatico è la principale via di eliminazione di sibutramina e dei suoi metaboliti attivi 1 e 2. Altri metaboliti (inattivi) vengono eliminati principalmente attraverso le urine, con un rapporto urine:feci di 10:1.

Studi condotti in vitro su microsomi epatici suggeriscono che il CYP3A4 sia l’isoenzima del citocromo P450 maggiormente responsabile del metabolismo di sibutramina. Sempre dati in vitro escludono un’affinità per il CYP2D6, un enzima a bassa capacità coinvolto in interazioni farmacocinetiche con diversi farmaci. Ulteriori studi in vitro rivelano che la sibutramina non esercita alcun effetto significativo sull’attività dei maggiori isoenzimi P450, tra cui anche il CYP3A4. È stato dimostrato (in vitro) che gli enzimi CYP450 coinvolti nell’ulteriore metabolismo del metabolita 2 sono CYP3A4 e CYP2C9. Sebbene al momento non ci siano dati a riguardo, è probabile che l’enzima CYP3A4 sia coinvolto anche nell’ulteriore metabolismo del metabolita 1.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

La tossicità di sibutramina, osservata dopo somministrazione singola in studi sperimentali condotti negli animali, è stata in linea generale il risultato di effetti farmacodinamici esasperati. Il trattamento a lungo termine è stato invece associato solamente a lievi variazioni patologiche e ad alterazioni secondarie o specie-correlate. Di conseguenza, è improbabile che tali effetti possano destare preoccupazione nel caso di un corretto impiego clinico di sibutramina. Sono stati condotti studi di riproduzione nel ratto e nel coniglio. Uno studio condotto nel coniglio ha dimostrato un’incidenza leggermente superiore di anomalie cardiovascolari fetali nel gruppo di trattamento rispetto al gruppo di controllo, mentre un secondo studio ha dimostrato un’incidenza inferiore rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, in quest’ultimo studio, a differenza del primo, nel gruppo di trattamento si è avuto un numero leggermente superiore di feti con due anomalie minori (una sottilissima ossificazione tra l’osso mascellare e zigomatico, e minime differenze nella spaziatura delle radici di alcune piccole arterie dall’arco aortico). Non è noto se vi sia un’attinenza di questi risultati con la specie umana. L’uso della sibutramina nelle donne in gravidanza non è stato sperimentato. In un esteso programma di test sulla tossicità a livello genetico, non è stato evidenziato alcun effetto mutageno indotto da sibutramina. Studi nei roditori hanno dimostrato che sibutramina non ha alcun potenziale cancerogenico di rilevanza per l’uomo.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

Indice

Contenuto della capsula: lattosio monoidrato, magnesio stearato, cellulosa microcristallina, silice colloidale anidra.

Capsula (10 mg): indaco carminio (E132), biossido di titanio (E171), gelatina, sodio laurilsolfato, chinolina gialla (E104).

Capsula (15 mg): indaco carminio (E132), biossido di titanio (E171), gelatina, sodio laurilsolfato.

Inchiostro di stampa: dimeticone, ossidi e idrossidi di ferro (E172), gomma lacca, lecitina di soia (E322), biossido di titanio (E171).

06.2 Incompatibilità

Indice

Nessuna

06.3 Periodo di validità

Indice

3 anni

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

Indice

Non conservare sopra i 25 °C. Conservare nella confezione originaria; tenere il blister nell’astuccio di cartone.

06.5 Natura e contenuto della confezione

Indice

Reduxade 10 mg/15 mg, capsule confezionate in blister di PVC/PVDC.

Confezione calendario contenente 28 capsule (4 settimane)

Reduxade 10 mg

Reduxade 15 mg

Confezione calendario contenente 56 capsule (8 settimane)

Confezione calendario contenente 98 capsule (14 settimane)

Confezione calendario contenente 280 capsule (28×10)

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

Indice

Nessuna.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Indice

KNOLL FARMACEUTICI Spa

Via Europa, 35 – 20053 Muggiò (Milano)

Concessionario per la vendita in Italia (confezioni da 28 capsule):

Duncan Farmaceutici S.p.A. – Verona

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

Indice

28 capsule 10 mg AIC n. 034437018/M

56 capsule 10 mg AIC n. 034437032/M

98 capsule 10 mg AIC n. 034437069/M

280 capsule 10 mg AIC n. 034437083/M

28 capsule 15 mg AIC n. 034437095/M

56 capsule 15 mg AIC n. 034437119/M

98 capsule 15 mg AIC n. 034437145/M

280 capsule 15 mg AIC n. 034437160/M

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

Indice

27.03.2001

10.0 Data di revisione del testo

Indice

Marzo 2001

FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

Indice