Cardip – Nicardipina: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Cardip

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Cardip: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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CARDIP

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Un confetto contiene:

Principio attivo:

Nicardipina cloridrato: mg 20,0

Eccipienti:

lattosio: mg 83,3

amido di mais: mg 28,0

idossipropilcellulosa: mg 2,7

talco: mg 6,14

magnesio stearato: mg 0,8

titanio biossido: mg 2,636

olio di arachidi idrogenato: mg 0,05

polietilenglicole 6000: mg 0,316

polivinilpirrolidone: mg 0,528

saccarosio: mg 21,51

acido stearico: mg 0,316

cellulosa microcristallina: mg 0,926

alcool cetilico: mg 0,05

acido silicico colloidale: mg 0,528

03.0 Forma farmaceutica

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Confetti.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Prevenzione e trattamento dell’insufficienza coronarica: angina pectoris. Ipertensione arteriosa.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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1 confetto 3 volte al giorno, salvo diversa prescrizione medica.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità individuale accertata verso il farmaco.

Emorragia cerebrale.

Apoplessia cerebrale acuta con aumento della pressione endocranica.

Gravidanza ed allattamento.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Il farmaco deve essere usato con precauzione e sotto sorveglianza medica nei pazienti con affezioni epatiche e renali, con glaucoma, con ipotensione arteriosa.

Occasionalmente sono stati osservati aumenti della bilirubina, della SGOT, della SGPT e della fosfatasi alcalina.

È pertanto opportuno procedere a periodici controlli della funzionalità epatica interrompendo all’occorrenza il trattamento.

Sono stati talvolta osservati aumenti dell’azotemia e della creatininemia; anche tali parametri devono essere opportunamente controllati interrompendo il trattamento in caso di constatata anormalità. In caso di comparsa di fenomeni di ipersensibilità, quali rash cutanei e prurito diffuso, è opportuno sospendere il trattamento.

Ugualmente ci si comporterà nei rari casi in cui si osservasse granulocitopenia.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Il farmaco ha proprietà vasodilatatrici e quindi può potenziare l’effetto di vasodilatatori ed ipotensivi somministrati contemporaneamente.

Durante terapia combinata con antiipertensivi, la nicardipina non protegge dai rischi conseguenti all’improvvisa interruzione del trattamento combinato.

04.6 Gravidanza e allattamento

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In esperimenti sugli animali si è osservato che il peso dei feti e l’incremento ponderale era inferiore alla norma quando il farmaco veniva somministrato nell’ultima fase di gestazione.

È pertanto controindicato l’impiego in gravidanza.

Si è inoltre osservato che il farmaco viene escreto nel latte materno, per cui è opportuno evitare la somministrazione a donne che allattano.

Nel caso in cui si ritenga indispensabile l’impiego della nicardipina, interrompere l’allattamento.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Talvolta, soprattutto se contemporaneamente si assumono alcoolici, può ridursi la capacità di reazione e di conseguenza la prontezza di riflessi di chi deve guidare autoveicoli o far funzionare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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Oltre agli effetti cui si fa menzione alla voce “Precauzioni”, sono stati talora segnalati:

a carico dell’apparato digerente: nausea, anoressia, pirosi gastrica, stitichezza o diarrea;

a carico del sistema cardiovascolare: sensazione di calore o arrossamento del viso, palpitazioni, ipotensione, edema degli arti inferiori.

Altri effetti secondari osservati sporadicamente sono: cefalea, sonnolenza, senso di stordimento, scialorrea e minzione frequente.

Dopo l’assunzione di farmaci vaso attivi, anche se in casi estremamente rari, può essere avvertita una sensazione dolorosa a livello toracico: in questo caso è bene consultare il medico.

04.9 Sovradosaggio

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Non sono noti casi di sovradosaggio conseguenti all’impiego di nicardipina nell’uomo; in ogni caso si può ipotizzare che gli effetti conseguenti ad un eccesso di impiego del prodotto sono tachicardiaci, ipotensione sistemica e tachicardia: in questi casi occorre porre il paziente in posizione tale da evitare l’anossia cerebrale, tenendo sotto controllo la pressione arteriosa, la funzione cardiaca e quella renale.

L’effetto Calcio antagonista può essere bilanciato mediante somministrazione di calcio gluconato endovena.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Il principio attivo di Cardip è la nicardipina, un derivato 1-4 diidropiridinico caratterizzato da specifiche proprietà vaso-attive, dovute ad un’azione diretta sulla muscolatura liscia vasale: si tratta infatti di un calcio antagonista che, oltre a ridurre la disponibilità di calcio-ioni (Ca++) alle strutture contrattili delle cellule muscolari lisce dei vasi, inibisce la fosfodiesterasi determinando un conseguente aumento dell’AMP ciclico intracellulare, al quale è correlato un decremento di calcio ioni.

Pertanto Cardip incrementa il flusso ematico dei distretti periferici mediante riduzione delle resistenze vascolari.

Nel caso di ipertensione arteriosa è in grado di ridurre i livelli pressori in maniera rapida e clinicamente significativa, sia in clino che in ortostatismo.

Il prodotto determina inoltre una riduzione significativa delle crisi anginose aumentando l’apporto e l’utilizzo dell’ossigeno al miocardio.

Cardip è inoltre indicato nei casi di insufficienza cardiaca congestizia cronica, in quanto determina un netto miglioramento dei parametri caratterizzanti la patologia, sia attraverso un’azione diretta a livello di miocardio che per riduzione del post carico.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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La nicardipina, somministrata per via orale, viene rapidamente assorbita in circolo, dove risulta per la maggior parte legata alle proteine plasmatiche (più del 90%).

La vita media risulta essere, sia per somministrazione singola che ripetuta, di 45′-90′. Il metabolismo avviene prevalentemente per via epatica.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Il Cardip è un farmaco dotato di modesta tossicità sistemica. Infatti, nel ratto, la DL50 del prodotto finito è risultata essere, per somministrazione orale, di 200 mg/Kg, mentre nel topo il valore trovato è stato di 238,1 mg/Kg. Il Cardip è stato impiegato nel ratto e nel cane i quali hanno ricevuto, rispettivamente, 15 mg/Kg e 15 e 30 mg/Kg pro/die per un periodo di 26 settimane: il trattamento, eseguito a dosi fino a 50 (cane) e a oltre 100 volte (ratto) superiori a quelle terapeutiche umane, non ha provocato alcun sintomo di sofferenza, nè ha indotto alterazioni ematochimiche o ponderali. La ricerca di possibili effetti embriotossici e teratogenetici del Cardip ha dato risultati completamente negativi anche dopo l’impiego di dosi 30-80 volte maggiori a quelle pro/die della terapia umana. Allo stesso modo, il Cardip non ha modificato la funzione riproduttiva nel ratto maschio.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Lattosio, amido di mais, idossipropilcellulosa, talco, magnesio stearato, titanio biossido, olio di arachidi idrogenato, polietilenglicole 6000, polivinilpirrolidone, saccarosio, acido stearico, cellulosa microcristallina, alcool cetilico, acido silicico colloidale.

06.2 Incompatibilità

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Non ricorrono.

06.3 Periodo di validità

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Il prodotto in confezionamento integro si mantiene stabile per la durata di anni 3.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Il prodotto deve essere conservato in luogo fresco, asciutto ed al riparo dalla luce.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Astuccio contenente blisters in polivinilcloruro bianco latte ed alluminio.

30 confetti da 20 mg:

50 confetti da 20 mg:

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Francia Farmaceutici Industria Farmaco Biologica S.r.l., Via dei Pestagalli, 7 – Milano.

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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30 confetti da 20 mg A.I.C. 026075010

50 confetti da 20 mg A.I.C. 026075022

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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23.11.1985.

10.0 Data di revisione del testo

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31 maggio 2000

FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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